
In un mare di canali e touchpoint digitali sempre più ampio, le organizzazioni si trovano di fronte a una sfida sempre più complessa: creare, gestire e distribuire contenuti coerenti e personalizzati attraverso un ecosistema di piattaforme in continua espansione. Da siti web e app mobile a chioschi digitali, digital signage, assistenti vocali e dispositivi IoT, la moltiplicazione dei canali richiede un approccio radicalmente nuovo alla gestione dei contenuti.
Nei precedenti articoli della nostra serie, abbiamo esplorato le caratteristiche generali di Drupal CMS, i vantaggi rispetto alle alternative, le strategie di migrazione, gli aspetti di sicurezza, l'integrazione con Design System e le soluzioni per settori verticali specifici. In questo articolo, approfondiamo una delle architetture più innovative e promettenti: Drupal in modalità headless per costruire un vero CMS omnicanale.
CMS omnicanale: oltre il web tradizionale
Prima di addentrarci negli aspetti tecnici, è importante comprendere cosa intendiamo per "CMS omnicanale" e perché questo approccio sta diventando sempre più cruciale per la gestione dei contenuti su una miriade di canali diversi.
L'approccio omnicanale si basa sull'idea di un'esperienza utente coesa e continua, dove i contenuti non sono semplicemente adattati a canali diversi, ma sono gestiti in modo unificato per garantire coerenza e pertinenza su ogni singolo punto di contatto.
L'evoluzione delle esigenze digitali
Il concetto di CMS (Content Management System) ha subito una profonda evoluzione negli ultimi anni. Infatti possiamo identificare tre macro-fasi, determinate tanto dall’evoluzione tecnologica, quanto dall’evoluzione di esigenze, aspettative, comportamenti utente.
- Prima fase (1990-2010): I CMS erano sistemi monolitici e focalizzati quasi esclusivamente sulla gestione di siti web
- Seconda fase (2010-2020): Si sono diffusi i CMS multichannel, dotati di estensioni per gestire app mobile e altri canali, ma mantenendo ancora un approccio prevalentemente web-centrico
- Fase attuale (2020+): Il paradigma si evolve verso i CMS omnicanale, che agiscono come un unico hub centrale di contenuti, capace di alimentare qualsiasi canale, presente e futuro
Secondo una ricerca di Gartner, entro il 2025 oltre il 75% delle organizzazioni di medie e grandi dimensioni adotterà un approccio omnicanale alla gestione dei contenuti, rispetto al 40% attuale.
Una tendenza guidata non solo dalla moltiplicazione dei canali, ma anche da una crescente aspettativa di personalizzazione e coerenza nell'esperienza utente.
Differenza tra multichannel e omnicanale
È importante distinguere tra un approccio semplicemente multichannel da uno veramente omnicanale:
- Multichannel: I contenuti vengono adattati e distribuiti su diversi canali, ma questi operano spesso come silos separati. Conseguentemente, vi è una notevole duplicazione di sforzi e contenuti.
- Omnicanale: I contenuti sono creati in modo “channel-agnostic” e gestiti in modo centralizzato. Successivamente, vengono orchestrati per fornire un'esperienza coerente ma personalizzata attraverso tutti i touchpoint. Il brand può così offrire un’esperienza unificata e coerente su tutte le piattaforme, soddisfacendo al contempo le esigenze di personalizzazione tipiche degli utenti moderni.
L'approccio omnichannel richiede un ripensamento fondamentale dell'architettura CMS, passando da sistemi monolitici a soluzioni headless o decoupled che separano nettamente la gestione dei contenuti dalla loro presentazione.
Drupal headless: principi fondamentali
Drupal in modalità headless rappresenta un'evoluzione significativa rispetto all'approccio tradizionale. Ma in cosa consiste esattamente?
Cos'è l'architettura headless
L'architettura headless, che letteralmente significa "senza testa", si basa sulla separazione tra il backend, che gestisce i contenuti, e il frontend, che si occupa della loro visualizzazione. In questo modello, un CMS headless prevede:
- Il "backend" (in questo caso Drupal) funge da hub centralizzato dei contenuti. Si occupa esclusivamente della gestione dei contenuti, della loro strutturazione e delle logiche di business
- Il "frontend" (come appare il nostro contenuto e come l'utente vi interagisce) viene completamente separato e implementato con tecnologie specializzate (React, Vue, Angular, Swift, Kotlin, ecc.)
- La comunicazione tra backend e frontend, che avviene esclusivamente tramite API
Questo approccio "API-first" consente di utilizzare Drupal come repository centrale di contenuti che può alimentare potenzialmente qualsiasi canale o touchpoint digitale. Questa estrema flessibilità di utilizzo e delivery dei contenuti è uno dei principali vantaggi di questo modello.
Le API di Drupal: un ecosistema maturo
In un'architettura headless, il collegamento tramite API è l'elemento fondamentale che rende possibile la separazione tra contenuti e presentazione.
Drupal si distingue nel panorama dei CMS per la maturità e la completezza del suo ecosistema di API. Questa leadership è il risultato di un'iniziativa "API-First" lanciata dalla community Drupal già nel 2016, ben prima che molti altri CMS adottassero seriamente questo approccio.
Il framework API di Drupal include:
- JSON:API: Integrata nel core di Drupal, offre un'implementazione completa della specifica JSON:API, un standard industriale per le API REST
- GraphQL: Supportato tramite moduli stabili, consente query precise e ottimizzate
- REST API personalizzate: Possibilità di creare endpoint REST custom per esigenze specifiche
Secondo un report di Forrester del 2023, Drupal è classificato tra i leader nel segmento dei CMS headless enterprise, proprio grazie alla maturità della sua offerta API. Un riconoscimento che dimostra come sia una scelta affidabile per progetti complessi.
Vantaggi dell'approccio headless con Drupal
L'adozione di Drupal in modalità headless offre numerosi vantaggi strategici per le organizzazioni che mirano a una strategia omnicanale. L'approccio headless non è solo una soluzione tecnica, ma un'opportunità per ottimizzare i processi, migliorare l'esperienza utente e proteggere l'investimento a lungo termine.
Flessibilità e future-proofing
La separazione netta tra contenuti e presentazione è indubbiamente uno dei vantaggi principali dell’architettura headless, garantendo una flessibilità senza eguali. Questo vantaggio si riflette in diverse prospettive:
- I content editor possono concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità, indipendentemente da come e dove verranno visualizzati
- I frontend developer possono utilizzare le tecnologie più adatte per ciascun canale e touchpoint
- L'aggiunta di nuovi canali non richiede modifiche al backend, garantendo longevità all'investimento
Come ha osservato Dries Buytaert, fondatore di Drupal: "Con un approccio headless, si ottiene un repository di contenuti che può durare decenni, mentre i frontend possono evolvere rapidamente seguendo le tecnologie emergenti."
Performance e scalabilità
I tempi di caricamento sono un aspetto cruciale in qualunque 'esperienza digitale. Le evidenze empiriche dimostrano che ogni secondo di caricamento in più porta a un peggioramento di metriche fondamentali come il tasso di abbandono e il tasso di conversione.
Gli utenti moderni si aspettano velocità, e l'attenzione si conquista offrendo esperienze istantanee.
L'architettura headless consente significativi miglioramenti delle performance proprio grazie a una serie di ottimizzazioni:
- Possibilità di implementare strategie di caching aggressive sulle API di Drupal per ridurre drasticamente i tempi di risposta
- Utilizzo di Content Delivery Network (CDN) e edge computing per distribuire i contenuti in modo più efficiente, servendoli agli utenti dalla posizione geografica più vicina
- Rendering lato client per ridurre il carico sul server, liberando risorse per altre operazioni critiche
- La dimensione ridotta dei payload, che trasferiscono solo i dati strettamente necessari, accelera il caricamento e riduce la banda consumata.
Questi fattori combinati portano a esperienze utente significativamente più veloci. Nei nostri progetti headless, abbiamo registrato miglioramenti nei Core Web Vitals fino al 45% rispetto a implementazioni tradizionali.
User experience avanzata
La completa separazione del frontend consente di sviluppare esperienze utente più ricche e interattive. I team di sviluppo possono svincolarsi dalla necessità di adattarsi a un framework monolitico, acquisendo al contrario la libertà di scegliere la tecnologia fontend più adatta ad ogni scenario.
Questo approccio favorisce lo sviluppo di applicazioni web progressive (PWA) con funzionalità offline, che garantiscono una continuità di servizio anche in assenza di connessione.
Le interfacce possono integrare transizioni fluide, animazioni complesse ed effetti visivi di ultima generazione, mentre l'uso di tecnologie come i WebSockets consente aggiornamenti dei contenuti in tempo reale, per un'esperienza dinamica e sempre aggiornata.
L'assenza di vincoli tecnologici sul frontend permette quindi di personalizzare l'interfaccia e le interazioni per adattarsi perfettamente a ogni dispositivo e contesto, offrendo un'esperienza su misura per gli utenti. Una flessibilità fondamentale in un contesto omnicanale, dove ogni touchpoint ha caratteristiche e vincoli specifici.
Implementare Drupal headless per scenari omnicanale
Per implementare con successo Drupal headless in scenari reali, è necessario considerare diversi aspetti pratici che vanno oltre la semplice separazione di backend e frontend.
Anzitutto, la separazione di dati e frontend rende essenziale una profonda riflessione sulla strutturazione dei contenuti. Per servire questi contenuti, è necessaria una progettazione accurata delle API, mentre lato frontend occorre un approccio strategico per mantenere la coerenza dell'esperienza utente tra i vari canali, ad esempio tramite la definizione di un Design System.
Strutturazione dei contenuti per l'omnicanalità
Il primo passo fondamentale per un’implementazione omnicanale è ripensare l'approccio alla strutturazione dei contenuti in un'ottica channel-agnostic.
Infatti, invece di creare contenuti specifici per ogni canale, la forza di questo approccio è la definizione centralizzata del contenuto, orchestrato poi sui vari touchpoints. Questo approccio prevede quindi:
- Content modeling strutturato: Creazione di tipi di contenuto altamente strutturati e semantici, che facilitano il riutilizzo
- Separazione contenuto/presentazione: Evitare riferimenti a layout o aspetti visuali nei contenuti
- Metadata ricchi: Aggiunta di metadati che permettano la selezione e la personalizzazione dei contenuti per diversi canali
- Contenuti atomici: I contenuti vengono scomposti in componenti riutilizzabili su canali diversi
In un progetto recente per un cliente del settore retail, abbiamo implementato un modello di "content atoms" in Drupal che ha permesso di riutilizzare gli stessi contenuti su sito web, app mobile, chioschi in-store e digital signage, con un risparmio stimato del 60% nel lavoro editoriale.
API design strategico
Le API sono il ponte che connette il backend ai frontend, e la loro efficacia determina la flessibilità e la scalabilità dell'intero ecosistema. La progettazione delle API è un aspetto critico che richiede un approccio strategico, definendo in modo chiaro le specifiche prima ancora di iniziare l'implementazione:
- API contracting: Definizione dei contratti API prima dell'implementazione, includendo regole, specifiche ed aspettative, garantendo chiarezza, coerenza e stabilità lungo tutto lo sviluppo
- Versioning: una strategia chiara per il versionamento delle API assicura la retrocompatibilità e una gestione ordinata delle modifiche
- Ottimizzazione delle risposte: La configurazione di sparse fieldsets ed includes riduce le dimensioni dei payload, ottimizzando le performance e il trasferimento dei dati
- Caching: Implementazione di strategie di caching avanzate, permette di servire i contenuti in modo più rapido ed efficiente
- Autenticazione e autorizzazione: l'adozione di meccanismi di sicurezza robusti e granulari è essenziale per proteggere i dati ed evitare l’abuso delle API.
Nel nostro approccio, utilizziamo un processo "design-first" per le API, con strumenti come OpenAPI per documentare e validare i contratti API prima ancora di iniziare l'implementazione.
Frontend architecture per omnicanale
La gestione di multiple implementazioni frontend richiede un approccio architetturale ben strutturato. Esattamente come nel backend si evita la duplicazione del contenuto, anche lato frontend possono essere definiti elementi riutilizzabili in diversi contesti e dispositivi, rendendo più efficiente lo sviluppo e riducendo il debito tecnico:
- Component library condivisa: Sviluppo di componenti UI validati e riutilizzabili attraverso piattaforme diverse
- Design System cross-platform: Definizione di principi e pattern che si adattano a diversi contesti, mantenendo l’identità del brand
- State management centralizzato: Gestione coerente dello stato dell'applicazione, incluse le personalizzazioni per ciascun utente e per ciascun canale
- Strategia di autenticazione unificata: Single Sign-On tra touchpoint diversi
Un pattern che abbiamo trovato particolarmente efficace è l'implementazione di un "API middleware" che funge da strato di orchestrazione tra Drupal e i vari frontend, gestendo caching, personalizzazione e trasformazioni specifiche per canale.
Altrettanto strategica è la definizione di un Design System che garantisca coerenza visiva e funzionale, riducendo al contempo i tempi di sviluppo. Per approfondire questo aspetto, ti invitiamo a leggere le nostre risorse dedicate: la guida sul Design System e la UX, l'articolo su come implementare un Design System con Drupal CMS e la nostra guida scaricabile sull'Accessibilità e Design System.
Case study: implementazioni omnicanale con Drupal headless
Per illustrare concretamente l'approccio headless omnicanale, esaminiamo alcuni casi reali implementati da SparkFabrik. L'implementazione di questa architettura permette di soddisfare le esigenze di flessibilità e performance tanto dei team redazionali, quanto di piattaforme e-commerce complesse, generando risultati di business tangibili e misurabili.
Retail omnicanale: esperienza in-store e digitale integrata
Per un importante retailer, abbiamo implementato una piattaforma omnicanale basata su Drupal headless che alimenta:
- Sito e-commerce con frontend React
- App mobile nativa per iOS e Android
- Chioschi touchscreen nei punti vendita
- Digital signage e schermi in-store
I risultati tangibili ottenuti in questo progetto includono:
- Riduzione del 70% nei tempi di lancio di nuove campagne marketing cross-channel
- Esperienza utente coerente con un NPS (Net Promoter Score) migliorato del 35%
- Ottimizzazione dei costi operativi grazie alla gestione centralizzata dei contenuti
"L'approccio headless con Drupal ha trasformato radicalmente la nostra capacità di offrire esperienze omnicanale coerenti e personalizzate. La separazione tra contenuti e presentazione ci ha dato una flessibilità senza precedenti per innovare sui diversi touchpoint." - Digital Director
Media e publishing: distribuzione multicanale efficiente
Per un gruppo editoriale, abbiamo implementato un hub di contenuti basato su Drupal headless. Questo backend distribuisce contenuti su:
- Sito web responsive con frontend Next.js
- App mobile per news
- Newsletter personalizzate
- Feed per smart speaker e assistenti vocali
- Integrazioni con piattaforme social
I risultati dell’approccio headless includono:
- Incremento del 40% nella produttività redazionale
- Pubblicazione simultanea su tutti i canali con un click
- Miglioramento del 25% nei tempi di caricamento su dispositivi mobili
"La nostra redazione può ora focalizzarsi sulla creazione di contenuti di qualità, sapendo che questi verranno distribuiti in modo ottimale su tutti i nostri canali. Drupal in modalità headless ci ha permesso di evolvere rapidamente la nostra offerta digitale senza dover ripensare continuamente il backend." - Chief Digital Officer
Sfide e soluzioni nell'adozione di Drupal headless
Numerosi vantaggi si, ma l'adozione di un approccio headless con Drupal presenta anche sfide specifiche che è importante affrontare proattivamente per garantire il successo del progetto.
Preview dei contenuti
Una delle sfide principali in qualsiasi implementazione headless è la preview dei contenuti prima della pubblicazione.
A differenza di un CMS tradizionale, in un'architettura headless non esiste un'interfaccia nativa per visualizzare in anteprima come apparirà il contenuto sui diversi canali, prima della pubblicazione.
Per risolvere questa problematica, abbiamo implementato un sistema di "preview headless" che consente ai content editor di visualizzare in tempo reale come il contenuto apparirà su diversi canali direttamente dall'interfaccia di Drupal, utilizzando rendering simulati dei vari frontend.
Gestione di layout e presentazione
In un approccio puramente headless, gli editor perdono la capacità di controllare aspetti di layout e presentazione dei contenuti, un aspetto che può risultare limitante in alcune realtà.
Abbiamo sviluppato un approccio "content-as-configuration" che permette di definire in Drupal strutture di layout e regole di presentazione che vengono esposte via API e interpretate dai vari frontend, restituendo controllo agli editor senza compromettere i vantaggi dell'architettura headless.
Complessità operativa
L'architettura headless introduce inevitabilmente una maggiore complessità operativa. La gestione di molteplici frontend, API e ambienti richiede processi DevOps più sofisticati e competenze diversificate nel team.
Per affrontare questa sfida, implementiamo pipeline CI/CD automatizzate che gestiscono l'intero ecosistema come una singola unità, con testing end-to-end che verifica l'integrità dell'esperienza attraverso tutti i touchpoint. Inoltre, forniamo documentazione dettagliata e strumenti di monitoraggio centralizzati che offrono visibilità sull'intero ecosistema.
Best practice per il successo con Drupal headless omnicanale
Dalla nostra esperienza nell'implementazione di progetti headless con Drupal, abbiamo distillato alcune best practice fondamentali, che vanno oltre la semplice tecnologia e coinvolgono strategia ed organizzazione del progetto.
1. Adottare un approccio "API-First" in ogni fase
Il successo di un'implementazione headless dipende fortemente da un vero approccio "API-First" che deve pervadere tutte le fasi del progetto. Questo approccio coinvolge diversi aspetti:
- Content Strategy: Definire la strategia dei contenuti in ottica API prima di pensare all'implementazione
- Design Thinking: Includere gli aspetti API nella fase di ideazione e design del progetto
- Development: Utilizzare metodologie come test-driven development (TDD) per le API
- Documentation: Investire in documentazione API completa e mantenuta attivamente
Questo approccio garantisce che le API non siano un “afterthought” ma il fondamento dell'intera architettura.
2. Costruire un'architettura scalabile e manutenibile
La scalabilità e la manutenibilità sono aspetti critici per un ecosistema omnicanale. In questo contesto l’approccio Cloud Native garantisce attenzione ad entrambi gli aspetti, ad esempio:
- Si può considerare un'architettura a microservizi per i componenti critici
- Gestire l'intera infrastruttura come codice (Infrastructure as Code) per garantire coerenza e scalabilità
- Implementare sistemi completi di monitoraggio e alerting per tenere sempre sotto controllo performances ed anomalie
- È opportuno definire (e monitorare) performance budget per ciascun canale
In un recente progetto, abbiamo implementato un'architettura di "micro-frontends" che ha permesso a team diversi di lavorare autonomamente su canali diversi, mantenendo al contempo coerenza e performance.
3. Investire in strumenti per content editor
Il successo a lungo termine di qualunque piattaforma dipende in larga misura dall'adozione da parte dei content editor. L’investimento in strumenti per i team editoriali può fare la differenza tra un'adozione entusiasta e una resistenza al cambiamento.
Tra questi strumenti troviamo in particolare sistemi di preview efficaci, ovvero simulatori che mostrano l’anteprima dei contenuti per i vari canali e dispositivi, e l’integrazione di analytics cross-channel per misurare performance ed efficacia di ogni contenuto editoriale.
4. Pianificare per evoluzione e crescita
Un ecosistema omnicanale è per definizione in continua evoluzione. Per una evoluzione efficace, è necessaria la definizione di una strategia chiara. Questa coinvolge diversi aspetti:
- Versioning Strategy: Definire in anticipo la strategia di versionamento delle API
- Deprecation Policy: Politiche chiare per la deprecazione di funzionalità
- Canary Testing: Implementare meccanismi per testare nuove funzionalità su sottoinsiemi di utenti
- Feature Flagging: Utilizzare feature flag per abilitare/disabilitare funzionalità sui diversi canali
Questa pianificazione consente di evolvere l'ecosistema senza interruzioni e mantenendo compatibilità con canali esistenti.
Il futuro dell'omnicanalità con Drupal headless
Guardando al futuro, possiamo identificare alcune tendenze emergenti che plasmeranno ulteriormente l'evoluzione dell'approccio headless omnicanale con Drupal, rendendolo ancora più efficace e potente. L’ecosistema Drupal è in costante evoluzione, e queste innovazioni sono pensate per anticipare le esigenze del mercato.
Composable DXP e l'evoluzione di Drupal
Il concetto di "Composable Digital Experience Platform" (DXP) sta guadagnando terreno, con Drupal che si posiziona come componente centrale in architetture componibili.
Invece di un'unica piattaforma monolitica, la Composable DXP si basa sulla combinazione di strumenti specializzati, che lavorano insieme in un ecosistema integrato.
Drupal funge da hub centrale che gestisce e distribuisce i contenuti in modo agnostico, permettendo alle organizzazioni di costruire stack tecnologici personalizzati composti dalle migliori soluzioni (“best of breed”) per ogni aspetto dell'esperienza digitale, come l'e-commerce, la personalizzazione e l'analisi dei dati.
Approfondisci nella nostra guida Drupal come asset marketing, da CMS a DXP e nel nostro articolo Architettura composable con Drupal CMS.
AI e personalizzazione omnicanale
L'intelligenza artificiale si sta affermando come un elemento centrale nell'ecosistema Drupal. La community ha lanciato la Drupal AI Initiative per accelerare lo sviluppo di funzionalità AI, un'iniziativa a cui anche SparkFabrik contribuisce attivamente.
Le capacità dell'AI in Drupal stanno crescendo a ritmi serrati e offrono notevoli opportunità per la personalizzazione e l'automazione, anche in contesti omnicanale. Si prevedono, ad esempio:
- Content Intelligence: Analisi automatica e tagging dei contenuti
- Predictive Personalization: Personalizzazione predittiva basata su comportamenti cross-channel di ciascun utente o categoria di utenti
- Automated Content Transformation: Adattamento automatico dei contenuti per diversi canali
- Conversational Interfaces: Integrazione con interfacce conversazionali e assistenti virtuali
Nell’articolo precedente abbiamo fatto una panoramica dell’AI in Drupal, menzionando molte altre funzionalità come la generazione assistita di contenuti, il tagging automatico e l'ottimizzazione SEO intelligente.
Drupal, con la sua architettura flessibile e API robuste, offre una base ideale per l'integrazione di queste tecnologie AI emergenti, supportando diversi modelli AI e permettendo di estendere qualunque funzionalità con capacità AI.
Edge Computing e nuovi modelli di delivery
L'edge computing, che consiste nell'elaborazione dei dati il più vicino possibile alla loro fonte per aumentare la velocità e ridurre la latenza, sta ridefinendo come i contenuti vengono distribuiti agli utenti.
Questo approccio migliora enormemente le performance, distribuendo contenuti e logica più vicino all'utente finale per ottimizzare il rendering "at the edge", compresi gli aspetti di personalizzazione. In questo modo, le funzionalità specifiche e personalizzate possono essere fornite in modo più rapido e vicino agli utenti, mentre altre funzionalità di più alto livello possono risiedere in aree geografiche diverse.
Le architetture edge-first, come quelle che combinano le cosiddette “generazione statica” ed “hydration dinamica” (es, Jamstack e SSG), offrono un mix ottimale di performance e flessibilità, unendo i vantaggi dei sistemi statici a quelli dei sistemi dinamici. Questa distribuzione geografica migliora anche la resilienza operativa, un fattore critico per le aziende che operano a livello globale.
Conclusioni e prossimi passi
L'approccio headless con Drupal rappresenta una risposta strategica alle sfide dell'omnicanalità nel panorama digitale contemporaneo. Separando nettamente la gestione dei contenuti dalla loro presentazione, Drupal headless offre la flessibilità, scalabilità e agilità necessarie per gestire efficacemente un ecosistema di touchpoint in continua espansione.
Come abbiamo visto nei case study, le organizzazioni che adottano questo approccio possono ottenere vantaggi significativi:
- Maggiore efficienza operativa nella gestione dei contenuti
- Esperienze utente più ricche, veloci e coerenti attraverso diversi canali
- Riduzione del time-to-market per nuove iniziative digitali
- Protezione dell'investimento in un panorama tecnologico in rapida evoluzione
In SparkFabrik, combiniamo una profonda expertise tecnica su Drupal con competenze avanzate in architetture API e sviluppo frontend moderno, posizionandoci come partner ideale per organizzazioni che intendono implementare strategie omnichannel basate su Drupal headless.
Se la tua organizzazione sta considerando un approccio headless per le sue iniziative omnicanale, ti invitiamo a:
- Esplorare i nostri case study di implementazioni headless
- Contattare il nostro team per una valutazione delle vostre esigenze specifiche
- Scoprire come la nostra Suite di servizi Drupal può supportare la vostra strategia omnicanale
Questo articolo è parte della nostra serie dedicata a Drupal CMS. Per esplorare altri aspetti della piattaforma, ti invitiamo a consultare i nostri precedenti articoli su caratteristiche e vantaggi, confronto con le alternative, strategie di migrazione, sicurezza e compliance, architettura composable, Design System e panoramica e novità di Drupal AI.
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