Viviamo in un'epoca in cui gli attacchi informatici sono in costante aumento. Il Clusit - l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica - ha rilevato 1.141 incidenti gravi nel solo primo semestre del 2022, segnando un aumento dell'8,4% rispetto all'anno precedente. Le minacce si estendono ora anche alle infrastrutture critiche, portando il 67% delle imprese a percepire un aumento degli attacchi e il 14% a subire conseguenze tangibili come interruzioni del servizio o danni di reputazione.

Questi dati emergono dall'analisi condotta dall’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, presentata al convegno “Cybersecurity: verso un fronte comune”. Comprendere a fondo i fattori di rischio e di sicurezza del Cloud, diviene quindi sempre più fondamentale per le aziende. Non a caso la consapevolezza della cybersecurity è in crescita, diventando nel 2023 la principale priorità di investimento digitale in Italia, sia per grandi aziende che per le PMI. 

Che cos'è la Cloud Security?

La Cloud Security rappresenta un pilastro fondamentale nel contesto Cloud Computing. Un nuovo modo di intendere la sicurezza informatica, che estende il ruolo della security a tutto il ciclo di vita delle applicazioni Cloud Native.

La Cloud Security segue gli stessi standard dei modelli di sicurezza tradizionali, ciò che cambia è l’approccio alla sicurezza. Questo perché i modelli di sicurezza tradizionali sono costruiti su presupposti obsoleti. Le applicazioni Cloud Native, con le loro frequenti modifiche, l'ampio utilizzo di strumenti e librerie open source e l'esecuzione su infrastrutture controllate da hyperscaler, rendono inadeguate le tradizionali pratiche di revisione del codice e di garanzia della qualità.

Per affrontare queste sfide, la Cloud Security rivoluziona l'approccio alla sicurezza. Introduce un nuovo modo di operare che coinvolge la sicurezza in ogni fase del ciclo di rilascio del software. Gli audit manuali vengono sostituiti da scansioni automatizzate e le pipeline di rilascio rapido del codice si integrano con strumenti che analizzano il codice alla ricerca di vulnerabilità prima della compilazione. Le librerie open source vengono attentamente monitorate per individuare eventuali vulnerabilità e, anziché ostacolare il cambiamento, il modello di sicurezza Cloud Native abbraccia l'aggiornamento frequente dei componenti vulnerabili, o la sostituzione regolare dell'infrastruttura. Questo approccio, strettamente legato alla pratica di DevSecOps, si configura come una risposta innovativa alle esigenze di sicurezza nei moderni ambienti Cloud.

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Perché la Cloud Security è importante?

La crescente adozione del Cloud Computing da parte delle aziende impone una necessità urgente di porre la massima attenzione sulla Cloud Security. Le imprese, affidandosi sempre più a infrastrutture Cloud per la gestione dei dati e delle risorse, si trovano esposte a rischi significativi che richiedono un approccio proattivo alla sicurezza informatica.

Come sottolineato nell'introduzione, gli attacchi informatici sono in costante aumento. Questo significa che la vulnerabilità delle aziende che affidano dati sensibili e processi operativi a servizi Cloud è crescente. La soluzione non può e non deve essere quella di boicottare il Cloud. La soluzione risiede piuttosto nella Cloud Security, non solo come best practice, ma come vero e proprio mindset aziendale.

In altre parole: con il continuo aumento degli attacchi, la protezione dei dati nel Cloud non è più una scelta, ma una necessità critica. E la conferma arriva dal mercato della cybersecurity. Secondo la ricerca dell'Osservatorio Cyber Security & Data Protection del Politecnico, in Italia il 61% delle organizzazioni con più di 250 dipendenti ha incrementato il budget per la sicurezza informatica nell'ultimo anno.

Affrontare la sfida della sicurezza nel Cloud richiede un approccio completo e strategico, che coinvolge tutte le fasi del ciclo di vita delle applicazioni e delle risorse Cloud, dallo sviluppo fino alla messa in produzione. In questo contesto, la Cloud Security diventa un elemento fondamentale per garantire la continuità operativa e preservare la reputazione delle aziende che fanno affidamento sul Cloud Computing. 

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Quali sono i vantaggi della Cloud Security?

Nel contesto del Cloud Computing, una strategia di Cloud Security risulta particolarmente vantaggiosa se paragonata all’approccio tradizionale. Quest'ultimo, incentrato sui firewall e sulla protezione del perimetro di rete, diventa infatti insufficiente di fronte alla natura dinamica del Cloud Computing, che sfrutta in modo dinamico risorse condivise e automatizza il provisioning di storage, rete ed elaborazione on demand. 

D’altra parte, la dinamicità, sebbene offra vantaggi, amplia la superficie di attacco, rendendo necessaria una nuova prospettiva di sicurezza. Qui di seguito sono riportati i principali vantaggi di una strategia di Cloud Security.

  • Protezione contro gli attacchi: la Cloud Security si pone come baluardo contro gli attacchi informatici e DDoS, difendendo le aziende da minacce sempre più sofisticate.
  • Sicurezza dei dati: un elemento centrale della Cloud Security è la protezione dei dati sensibili attraverso pratiche avanzate come la crittografia, evitando così che informazioni cruciali finiscano nelle mani sbagliate.
  • Maggiore disponibilità delle risorse: molti servizi di Cloud Security offrono monitoraggio in tempo reale e assistenza, aumentando la disponibilità delle risorse e risolvendo tempestivamente problemi di sicurezza.
  • Maggiore affidabilità: il corretto approccio di Cloud Security implica la presenza di ridondanza integrata, garantendo un'esperienza più affidabile per gli utenti e prevenendo interruzioni indesiderate.
  • Compliance normativa: la Cloud Security contribuisce a garantire la conformità normativa, particolarmente importante in un'architettura Cloud complessa. I provider di Cloud offrono sicurezza e assistenza per assicurare che le organizzazioni rispettino i requisiti di compliance.
In definitiva, affrontando sfide e minacce specifiche- come quelle che esamineremo più avanti in questo stesso approfondimento - la Cloud Security emerge come un elemento chiave per massimizzare i benefici del Cloud Computing riducendo al contempo i rischi di sicurezza.

Quali sono i principi della Cloud Security?

Nell'affrontare e mitigare i rischi di sicurezza nei contesti Cloud, diventa essenziale adottare attività specifiche di sicurezza e seguire principi che guidino le decisioni strategiche in questo ambito. Esaminiamo le principali aree di intervento della sicurezza Cloud.

Protezione dei dati

La tutela dei dati riveste un ruolo fondamentale. Diverse tecnologie sono utilizzate per creare barriere tecniche tra l'accesso e la visibilità dei dati sensibili. La crittografia, in particolare, consiste nella conversione dei dati in un formato codificato, rendendoli leggibili solo attraverso la decriptazione.

Gestione delle identità e degli accessi

Controllare gli accessi è fondamentale per garantire la sicurezza del Cloud. Strumenti per gestire le password, così come l’autenticazione multi-fattore e l’Identity & Access Management (la gestione delle identità e degli accessi), svolgono un ruolo chiave. Questi strumenti limitano la compromissione di dati e sistemi, controllando l'accesso alle risorse per impedire intrusioni da parte di utenti non autorizzati o malintenzionati.

DevSecOps

Abbiamo già citato DevSecOps, l’approccio alla sicurezza che integra strumenti e controlli fin dalla fase di sviluppo, per garantire la sicurezza degli applicativi. Si tratti infatti di uno dei principi cardine della Cloud Security. In ambienti Hybrid & Multi Cloud, la pipeline DevSecOps richiede l'integrazione di strumenti di protezione dalle minacce a diversi livelli, spesso supportati da algoritmi e tecniche di Intelligenza Artificiale.

Leggi anche: Cloud DevSecOps: che cos'è, vantaggi e tool

Business Continuity e Disaster Recovery

Un’azienda deve anche dotarsi di misure e strumenti che possano garantire la continuità operativa in caso di incidenti di sicurezza. Le soluzioni di Cloud Security comprendono strumenti di backup che consentono il ripristino della normale operatività dopo eventi imprevisti, evitando interruzioni del business e perdite di dati.

Governance e formazione

Oltre agli aspetti tecnologici, è fondamentale dedicare pari attenzione agli aspetti organizzativi e di governance. Ciò include l'adozione di regole e policy di sicurezza, la sensibilizzazione del personale alle minacce informatiche e la definizione chiara delle relazioni con il Cloud provider attraverso l'evoluzione degli strumenti contrattuali, per garantire la chiara definizione di pratiche, responsabilità e livelli di disponibilità dei servizi forniti. La sicurezza Cloud, dunque, richiede una sinergia tra tecnologia, organizzazione e governance aziendale.

 

Quali sono le minacce legate alla sicurezza nel Cloud?

Le minacce legate alla sicurezza nel Cloud sono eterogenee e richiedono una comprensione approfondita per garantire un'adeguata protezione delle risorse. SparkFabrik, come membro attivo della OpenSSF (Open Source Security Foundation), si impegna attivamente nel perseguire gli stessi obiettivi dell’organizzazione, ovvero quelli di rendere più semplice l'utilizzo del software open source (OSS), garantendone uno sviluppo sostenibile e una corretta manutenzione.

Per mettersi al riparo dalle minacce alla sicurezza nel Cloud è infatti importantissimo gestire anche le dipendenze dei progetti open source, in particolare nella gestione delle Software Supply Chain (SSC). Di seguito un elenco delle principali minacce alla sicurezza nel contesto del Cloud.

Software Supply Chain Attacks

Come anticipato, le SSC possono diventare il bersaglio di attacchi malevoli. Una catena di approvvigionamento sempre più articolata espone infatti un numero più alto di punti di attacco. In un recente articolo della OpenSSF, il nostro CTO Paolo Mainardi evidenzia un punto chiave: il rapporto annuale condotto da Sonatype, che esamina lo stato della catena di distribuzione del software, rileva un aumento medio degli attacchi a questa catena del 742% all'anno, a partire dal 2019.

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Mancanza di visibilità

Anche la perdita di tracciabilità nell'accesso ai dati è una minaccia rilevante, soprattutto considerando la vastità di servizi Cloud accessibili da terze parti. La mancanza di visibilità può compromettere la capacità di rilevare e rispondere alle attività non autorizzate.

Multitenancy

Gli ambienti di Cloud pubblico ospitano diverse infrastrutture client sotto la stessa protezione, rendendo possibile il compromesso dei servizi di un'azienda come effetto collaterale di attacchi mirati ad altre aziende. La condivisione di risorse può esporre a rischi inaspettati.

Gestione accessi e IT ombra

La gestione dei punti di accesso in ambienti Cloud può risultare complessa, specialmente quando le politiche BYOD (Bring Your Own Device) non sono implementate. L'accesso non filtrato ai servizi Cloud da vari dispositivi e posizioni geografiche può creare opportunità per attività malevole.

Conformità normativa

La gestione della conformità normativa in ambienti di Cloud pubblico o ibrido può generare confusione. La responsabilità della sicurezza e della privacy dei dati resta a carico dell'azienda e, di conseguenza, la dipendenza eccessiva da soluzioni di terze parti può causare problemi costosi in materia di conformità.

Configurazioni errate

Le configurazioni errate rappresentano una minaccia significativa, con l'86% dei record violati nel 2019 a causa di asset configurati in modo erroneo. L'accesso involontario da parte del personale interno può derivare da password amministrative predefinite o da impostazioni di privacy inadeguate.

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Best practice per la Cloud Security

Per garantire una solida Cloud Security e quindi un ambiente Cloud sicuro e resiliente, le aziende devono adottare le seguenti best practice.

1. Chiarire le responsabilità

Sapere esattamente di quali aspetti della Cloud Security le aziende sono responsabili è fondamentale. Mai presumere che il Cloud provider gestisca tutto automaticamente. La chiarezza sulle responsabilità condivise aiuta a evitare lacune nella sicurezza e a garantire una gestione efficace dei rischi.

2. Visibilità dell'architettura Cloud

Assicurare una visibilità completa dell'architettura Cloud dell'organizzazione è fondamentale. La mancanza di visibilità può portare a una gestione inefficace delle minacce e a una risposta lenta agli incidenti di sicurezza. Monitorare attivamente l'ambiente Cloud consente una risposta pronta a comportamenti anomali.

3. Piena consapevolezza dell’architettura Cloud

Una solida conoscenza dell'architettura Cloud è essenziale per evitare errori di configurazione che potrebbero compromettere la sicurezza. È necessario aumentare la conoscenza delle architetture Cloud attraverso la formazione, affinché i team conoscano appieno l'ambiente Cloud e siano in grado di implementare correttamente le politiche di sicurezza.

4. Eliminare gli elementi superflui

Disattivare porte inutilizzate e rimuovere le risorse non necessarie. Per ridurre le vulnerabilità, è infatti consigliabile rimuovere istanze e processi non necessari. Elementi superflui possono costituire potenziali punti di ingresso per gli attaccanti. L'implementazione di una gestione delle risorse efficiente contribuisce a mantenere un ambiente sicuro e pulito.

5. Software Supply Chain Security (SSCS)

Come abbiamo visto, integrare la sicurezza della catena di approvvigionamento software è cruciale. Garantire che i componenti software siano sicuri e attendibili è fondamentale per prevenire gli attacchi alla catena di approvvigionamento.


La responsabilità condivisa tra il Cloud provider e l'azienda richiede una gestione oculata delle best practice, integrando anche soluzioni di sicurezza di terze parti quando necessario. La consapevolezza, la formazione continua e il monitoraggio attivo sono elementi chiave per mantenere un ambiente Cloud sicuro e resiliente.

Open source e Cloud Security

L'utilizzo di software open source (OSS) è ampiamente diffuso nell'ecosistema Cloud, ma questa pratica non è priva di rischi significativi per la sicurezza. Affrontare tali rischi richiede una comprensione approfondita e l'implementazione di misure preventive, con particolare attenzione all'integrità del software OSS. Di seguito alcuni rischi associato al mondo OOS.

  • Dipendenza da terze parti: L'utilizzo di librerie e framework open source implica una dipendenza da terze parti. Le vulnerabilità presenti in questi componenti possono essere sfruttate dagli attaccanti per compromettere l'intero sistema.
  • Manutenzione e aggiornamenti: La gestione di patch e aggiornamenti in un ambiente Cloud complesso può essere una sfida. Ritardi nella correzione di vulnerabilità conosciute possono esporre le applicazioni e i dati a rischi significativi.
  • Mancanza di visibilità: Ancora una volta, la mancanza di visibilità può compromettere la sicurezza. In un ambiente Cloud distribuito, può essere difficile ottenere una visibilità completa sulle librerie open source utilizzate. Questa mancanza di visibilità aumenta il rischio di utilizzare componenti con vulnerabilità note.
  • Mancanza di integrità del software: Altro punto di estrema rilevanza è il mantenimento dell’integrità del software. Sigstore è un esempio di strumento che riveste un ruolo chiave nella preservazione dell'integrità del software open source. Fornisce una piattaforma per la firma digitale e la verifica di tutto il software, facilitando la creazione di una catena di approvvigionamento software sicura e trasparente. L'utilizzo di Sigstore aiuta a mitigare i rischi associati alla compromissione del software OSS, garantendo che solo il codice verificato e integro venga utilizzato nei progetti Cloud.

Cloud Security e legislazione: il Cyber Resilience Act

L'Unione Europea ha posto una forte attenzione sulla sicurezza informatica attraverso il Cyber Resilience Act. Questa legislazione mira a rafforzare le difese digitali, promuovendo standard comuni e la collaborazione tra gli stati membri.

In questo contesto SparkFabrik è concretamente coinvolta. Siamo membri attivi della Linux Foundation Europe e promotori dell’iniziativa #FixTheCRA, di cui Paolo Mainardi è Advisory Board Member. Questo impegno riflette la volontà di garantire che le normative tengano conto delle specificità dell'ambiente open source, contribuendo così a plasmare un futuro sicuro e bilanciato per la cybersicurezza in Europa.

L’evoluzione della sicurezza nel Cloud in Italia

Esplorando il vasto mondo della sicurezza nel Cloud, abbiamo delineato la crescente importanza della CyberSecurity, evidenziando le sfide e i rischi che le imprese affrontano nell'era digitale e nel contesto del Cloud Computing. Abbiamo evidenziato la necessità di un approccio alla sicurezza integrato, consapevolezza costante e collaborazione tra enti, aziende e comunità open source per affrontare le sfide sempre crescenti di un mondo digitalizzato in continua evoluzione.

La rapida crescita degli attacchi informatici sottolinea l'urgenza di strategie avanzate di protezione. Ci sono dati incoraggianti che mostrano una crescente consapevolezza delle aziende in tema di sicurezza nel Cloud. L'incremento degli investimenti in cybersecurity, anche nel mercato italiano, indica infatti una crescente attenzione alla necessità di difendersi da minacce sempre più sofisticate.

Il mercato italiano della cybersecurity ha raggiunto nel 2022 il valore di 1,86 miliardi di euro, registrando un notevole aumento del 18% rispetto al 2021. Nonostante la crescita, il rapporto tra spesa in cybersecurity e PIL si attesta ancora allo 0,10%, collocando l'Italia all'ultimo posto tra i paesi del G7. In altre parole, stiamo facendo molti passi avanti, ma la strada da percorrere è ancora molto lunga.

Guida alla Cloud Native Security